Diario di un viaggio in Angola

Una delegazione dell’A.M.E.N, Agenzia Missionaria Evangelo per le Nazioni, si è recata in Angola per inaugurare, nel centro Beniamino di Funda, nella provincia di Cacuaco, un panificio (“padaria” in portoghese), che consentirà la produzione di pane per I bambini e i ragazzi della scuola del centro. La delegazione era composta da alcuni pastori, membri del consiglio nazionale dell’AMEN, tra cui il presidente Remo Cristallo, il tesoriere Tonino Romeo insieme alla moglie Nunzia, i pastori Michele Passaretti, Daniele Bachman, Giovanni Gaudino, le sorelle Melania Iodice e Maria Babbolo della chiesa di Aversa, e il sottoscritto.

 

Il viaggio è iniziato Lunedi 7 Maggio, con volo Roma – Dubai – Luanda, con arrivo nella capitale angolana Martedì 8 Dopo ben 16 ore dalla partenza.  Funda, dove si trova il Centro “Beniamino” dista una cinquantina di Km. da Luanda, ma ci sono volute due ore prima di arrivare a destinazione, a causa del traffico, che definire caotico è un eufemismo. Ma il disagio del viaggio è stato compensato all’arrivo nel Centro, dove centinaia di bambini e ragazzi, sventolando bandierine italiane e angolane, ci hanno festosamente accolto.


Mercoledì 9 è stato particolarmente proficuo sul piano dei rapporti istituzionali, in quanto la delegazione è stata ricevuta dall’ambasciatore italiano in Angola, dott. Giuseppe Mistretta, nella sede dell’ambasciata italiana a Luanda,  dove l’ambasciatore ha espresso il riconoscimento e l’apprezzamento per il lavoro cheAMEN svolge in questo paese, e la promessa di essere presente all’inaugurazione del panificio, nella giornata di venerdì 11. L’ambasciatore si è meravigliato che ancora in Italia l’AMEN non sia riconosciuta come ONG (organizzazione non governativa), mentre lo è in Angola, e ha promesso il suo impegno personale affinché questo avvenga al più presto.

La delegazione è stata anche ricevuta all’ UTCH, (unità tecnica coordinamento aiuti umanitari), dalla direttrice, dott.ssa Maria Hassis, che ci ha non solo promesso sostegno nelle varie pratiche burocratiche che normalmente devono essere svolte in Angola, ma anche dato preziosi suggerimenti di natura tecnica, per evitare disagi e costi elevati nello sdoganamento delle merci che periodicamente l’Amen invia in Angola.

Infine, non meno importante è stata l’intervista che il pastore Remo Cristallo ha rilasciato alla Radio Nazionale Angolana, e che è stata poi trasmessa nella giornata di Venerdì. Singolare è stata una delle domande poste dalla giornalista angolana, sul paragone che si può fare tra il pane distribuito da Gesù e il pane che riceveranno dall’AMEN i bambini di Funda. Il pastore Cristallo ha avuto così l’assist per dichiarare, a un così vasto bacino di ascoltatori, che “solo Gesù è il pane della vita…” e il Suo pane ci dona “vita eterna”.

Nei giorni successivi abbiamo avuto modo di visitare alcune chiese locali, dove abbiamo potuto lodare il Signore insieme ai credenti di quelle comunità. La presenza evangelica in Angola è in continua crescita. Ci sono in Angola numerosissime chiese e si calcola che la percentuale di credenti oggi sia del 30 -35 %.

 

Venerdì, alle ore 10,30, è iniziata la cerimonia di inaugurazione con il canto dell’inno nazionale angolano da parte dei bambini della scuola. Sono intervenuti l’ambasciatore italiano, il prefetto della provincia di Cacuaco, dott.ssa Rosa Jonathan, che tra l’altro è una credente, un rappresentante dell’UTCH, autorità locali e il dott. Soma Andrè, pastore di un gruppo di chiese delle Assemblee di Dio e provveditore agli studi regionale, del ministero dell’educazione.

Dopo aver dato la parola ai diversi  ospiti presenti per una parola di saluto, è stato tolto il drappo che copriva l’insegna del panificio. Dopo pochi minuti, tutti i bambini presenti hanno potuto gustare il primo pane prodotto dalla “padaria” dell’AMEN in Angola.

Un altro progetto, grazie a Dio, è stato così portato a termine. Sembrava impossibile, a causa dei costi e delle distanze, ma Dio lo ha reso possibile. Il costo del progetto si aggira intorno ai 180.000 Euro, e tutto il materiale è stato acquistato in Sud Africa. Si va ad aggiungere ai progetti già realizzati da AMEN in Angola:

–         Il centro medico, che funziona anche da pronto soccorso, dove mediamente ogni giorno vengono curate una settantina di persone gratuitamente, e che dispone anche di un’autoambulanza nuova per i casi più gravi.La scuola, che da la possibilità a 1.700 bambini non solo di essere istruiti, ma di poter avere un piatto caldo ogni giorno. Le aule scolastiche vengono utilizzate anche per  adulti (alfabetizzazione), e giovani (vari corsi).

–         Il laboratorio di farmacologia, che è stato il nostro “hotel” in questi giorni (quando si va in missione ci si adatta e ci si arrangia), e che comincerà nei prossimi mesi, con il supporto e il patrocinio dellafacoltà di farmacia dell’università di Torino, la produzione in loco di medicinali galenici.

Ho potuto in questi giorni rilevare come, i quattro missionari che gestiscono il centro Beniamino, fanno un lavoro straordinario ed eccezionale. IDEVALDO è il factotum di tutte le attività manuali e di manutenzione,LIDIA, sua moglie, è una vera “manager” che gestisce tutti i rapporti con le autorità locali e con le istituzioni in modo egregio, nonché le varie attività  del centro. Insieme ad Eunice lavorano nel centro medico facendo un lavoro che a volte sa più di dottoresse che da infermiere. Il pastore DAVIDE è un “vero” servo di Dio. Egli evangelizza e cura spiritualmente le anime,  e già a Funda si è formata una bellissima chiesa. Così il prossimo obiettivo a breve scadenza di AMEN è aiutare questa chiesa a costruire il locale di culto, in un terreno difronte al centro Beniamino, già recintato e con progetto già pronto. Infine EUNICE,come già detto, lavora al centro medico ed attivamente in tutte le opere che si svolgono nel centro, e collabora con il marito in tutte le attività spirituali.

Dato non trascurabile è il fatto che il centro dà possibilità di lavorare a 35 dipendenti. Tutti sono stipendiati dall’AMEN, e potete rendervi conto dei costi di gestione che il centro Beniamino comporta… è una grande opera, e a Dio sia tutta la gloria per ciò che è stato fatto; e per ciò che ancora rimane da fare, confidiamo che come Egli ha provveduto fino ad oggi, continuerà a provvedere.

AMEN non riceve finanziamenti da nessuno. Né dallo stato Italiano, né da quello Angolano… né dall’Unione Europea e né da altri enti o organizzazioni. AMEN è il risultato di una visione che Dio diede al pastore Remo Cristallo e al pastore Tonino Romeo, dopo un loro viaggio in Angola nell’ormai lontano 1997. Il sostegno dell’AMEN sono principalmente le adozioni a distanze (circa 400) e le offerte delle chiese che hanno fondato e che fanno parte dell’AMEN. I bilanci dell’Amen e i fondi sono gestiti in maniera limpida e trasparente da un Consiglio Nazionale formato da pastori, che sono tra l’altro gli stessi pastori delle chiese che finanziano l’Amen.

A differenza di quanto si potrebbe pensare, i costi in Angola, su tutto, e anche su ciò che è indispensabile, sono molto più alti rispetto all’Italia. Esempio: un chilo di pasta costa 2 Euro, una bottiglia di acqua minerale (l’unica bevibile),  più di 1 Euro. Per non parlare di attrezzature, di materiali per l’edilizia ecc. ecc. dove i costi superano sempre, e di molto, quello che si spende in Italia.

Parlando di cifre, solo il costo del piatto caldo che si da ai bambini della scuola, attualmente è di circa 4.500 Euro mensili…; Dio sta provvedendo in maniera meravigliosa a tutti i bisogni del centro Beniamino. Ne vale la pena. L’emozione più forte che ho provato in questi giorni è stata Sabato sera, quando il pastoreDavide ha chiesto al fratello Remo Cristallo se potevamo recarci all’ingresso del centro, dove ci aspettava una famiglia alla quale la sorella Lidia aveva promesso una sedia a rotelle, per un bambino tetraplegico, che la mamma doveva portare sempre in braccio.

Non dimenticherò mai il sorriso di quel bambino… la gioia che emanava il suo viso, quando il pastore Remo lo ha preso in braccio, e lo ha messo seduto sulla sua nuova sedia a rotelle. Quella sedia era stata acquistata dal pastore Davide con i risparmi nella gestione di una delle attività del centro. Qualunque prezzo, per far sorridere un bambino così duramente colpito dalla vita stessa, non è nulla… dobbiamo solo confidare nel Signore che tante porte Egli ha aperto anche in questi giorni, continui ad aprirne altre…; tante persone, anche non credenti,  Dio sta usando per sostenere questo centro, e confidiamo che tante altre saranno sensibili al bisogno di chi è povero e bisognoso.

Una di queste potresti essere tu: COSA POSSO FARE PER AIUTARE ANCH’IO? Puoi fare molto:

–         Potresti prendere un bambino in adozione. Con sole 30 Euro al mese. Anche solo per un periodo di tempo.

–         Potresti fare un’offerta o delle offerte saltuarie.

–         Se sei un pastore potresti coinvolgere la tua chiesa nel progetto AMEN.

–         Potresti, se fai la dichiarazione dei redditi, devolvere il 5 per mille in favore dell’Associazione OnlusAMEN.

–         Potresti pregare che Dio sostenga questa opera e benedica questo lavoro per il Suo Regno.

 

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“Chi ha pietà del povero presta all’Eterno che gli contraccambierà ciò che ha dato”